Introduzione al nuovo volume sugli sport dell’ARIA

Il secondo volume del Trattato sulla Responsabilità Civile e Penale negli Sport del Turismo, dedicato agli sport dell’ARIA, è disponibile in libreria e in rete attraverso il sito dell’editore Giappichelli

 

Pubblichiamo di seguito l’introduzione del volume a cura di Umberto Izzo e Francesco Morandi

 

La dimensione turistica degli sport dell’aria e le regole in tema di sicurezza e responsabilità nel volo: il piano dell’opera 

 

L’esperienza del volo, nelle sue diverse forme, emoziona un numero sempre crescente di appassionati.

 

Pur non potendosi ancora affermare che si tratti di attività ludico-sportive di massa, l’avioturismo e gli sport dell’aria interessano oggi sempre più ampie fasce di utenti capaci di accostarsi a una cultura aeronautica evolutasi di pari passo con il progresso della tecnologia che permette il volo in tutte le sue manifestazioni. Un’utenza che peraltro può confidare nell’impegno di operatori professionali attenti a cogliere le opportunità offerte da un mercato in rapida espansione.

 

Le attività di volo a vela e a motore, da diporto o sportivo, acrobatico o con l’aerostato, di paracadutismo e di aeromodellismo contribuiscono in maniera sempre più incisiva allo sviluppo del turismo. Le diverse discipline aeronautiche si integrano efficacemente con gli altri attrattori dei territori a vocazione turistica, dando vita a nuovi prodotti rivolti al turista e completando il panorama di offerte di svago e di attività sportive che a quest’ultimo viene rivolto. Non sfugge, peraltro, come il volo privato, quale mezzo di trasporto che permette agli utenti di coprire in temi rapidi distanze assai cospicue, assecondando le esigenze di un turismo d’élite, possa rivestire una funzione servente rispetto alla fruizione turistica di località altrimenti penalizzate dalla difficile raggiungibilità con i mezzi di trasporto tradizionali.   

 

 

Le realtà associative – e, prima fra tutte, l’Aero Club d’Italia – svolgono un lavoro prezioso di diffusione della cultura aeronautica, di promozione del turismo e dello sport aereo. Gli enti, le federazioni e le associazioni assumono un ruolo di protagonisti nell’organizzazione di manifestazioni e competizioni sportive, di eventi e raduni. Le scuole di pilotaggio e addestramento garantiscono la formazione e l’aggiornamento, in un settore di attività che presenta un’oggettiva complessità tecnica e richiede un elevato livello di specializzazione.

 

Tanto sotto il profilo socio-economico, quanto nelle sue implicazioni giuridiche, gli sport dell’aria appaiono un fenomeno complesso e in rapida evoluzione, fortemente dipendente da variabili tecnologiche. Nella complessità tecnica che lo contraddistingue, a noi è parso che l’argomento meritasse di essere conosciuto, studiato e valorizzato in una prospettiva unitaria, attenta ad inquadrare le regole che accompagnano l’esercizio di queste attività sportive in una dimensione sistematica. Si tratta di una lacuna che ci auspichiamo questo volume possa contribuire a colmare.

 

Il turismo sportivo rappresenta un settore economico in costante crescita, che ha cominciato a incidere in modo non trascurabile  sulle dinamiche di sviluppo territoriale da quando la pratica sportiva ha iniziato ad assumere un rilievo determinante nelle motivazioni di viaggio dei turisti. Secondo le stime più recenti, circa un turista su quattro sceglie la meta delle proprie vacanze tenendo conto anche dell’offerta sportiva. E i flussi turistici di incoming e outgoing sono alimentati, in maniera più o meno strutturata, da tutte le attività sportive, espresse a tutti i livelli, amatoriale o agonistico.

 

Alla pratica sportiva si aggiunge poi la componente professionale e lavorativa, oltre al coinvolgimento delle realtà associative, degli enti e delle federazioni. Con riferimento agli sport dell’aria assume anche un’importanza fondamentale il turismo c.d. “di spettacolo”, che richiama il pubblico interessato ad assistere alle competizioni o alle esibizioni, alle manifestazioni e ai raduni. I turisti sportivi dell’aria rappresentano perciò un segmento importante di mercato, che coinvolge professionisti e dilettanti, praticanti e pubblico, personale specializzato e semplici amatori.

 

Il comparto genera un indotto rilevante in termini economici interessando la costruzione degli apparecchi, la gestione delle infrastrutture, l’organizzazione sportiva, la realizzazione di eventi e tutte le attività economiche che possono integrare l’indotto di queste attività principali. Si tratta quindi di attività complesse, che richiedono specifiche conoscenze di carattere tecnico, oltre a significative competenze di natura manageriale. Dal punto di vista del mercato, il turismo sportivo italiano nel suo complesso fa registrare un giro d’affari che si aggira intorno ai 9 miliardi di euro, genera oltre 10 milioni di viaggi e determina oltre 60 milioni di presenze, con una spesa media per turista di circa 600 euro.

 

Resta ancora da valutare appieno, invece, il reale impatto socioeconomico degli sport del turismo dell’aria, che presentano alcune peculiarità significative rispetto alle altre attività turistico-sportive. I contorni del settore sono abbastanza definiti, grazie soprattutto alla struttura organizzativa capillare e alle funzioni di controllo pubblico esercitate dalle autorità amministrative. Tuttavia, residua spazio per uno studio delle dinamiche economiche e un’analisi delle ricadute occupazionali, dai quali derivare elementi di valutazione utili per un’interpretazione complessiva del fenomeno.

 

L’articolazione del sistema organizzativo e i suoi riflessi di carattere pubblicistico, unita alla complessità tecnica dell’attività di volo e alla molteplicità dei soggetti coinvolti, determina importanti riflessi sul piano giuridico. La disciplina degli sport del turismo dell’aria è riconducibile a una molteplicità di fonti – leggi e regolamenti, circolari e direttive, accompagnati da una fitta produzione di regole e normative tecniche, oltre ad una vasta congerie di regole e procedure di sicurezza di estremo dettaglio – che si sono fatte via via più articolate e specifiche in funzione dell’evoluzione della materia. 

 

Se il volo è un fenomeno che vanta poco più di un secolo di vita, la dimensione turistica delle attività ludico-sportive legate all’aria, intesa quale elemento nel quale grazie alla tecnologia questa antica aspirazione dell’essere umano trova realizzazione, prende piede in tempi assai più recenti nel corso della seconda metà del secolo trascorso. La diffusione delle pratiche di volo si è nondimeno affermata di pari passo con l’evoluzione tecnologica, che se per un verso ha grandemente incrementato la sicurezza offerta agli utenti del volo, dall’altro ha reso sempre più accessibili i costi necessari per accostarsi a questa attività nelle sue multiformi manifestazioni turistico-sportive. Ne discende l’opportunità di riflettere in modo sistematico sugli aspetti regolativi che circondano le pratiche del volo, approfondendo i profili di responsabilità civile e penale che le interessano, che in questo volume ambisce a trovare compiuta realizzazione. 

 

Il volume è strutturato in undici parti che nel loro complesso tracciano un quadro assai esaustivo di tutte le attività sportive che interessano l’aria – e dunque il volo – sotto il profilo descrittivo, normativo e giurisprudenziale. Una raffigurazione a tutto tondo, dunque, che mira a non lasciare inesplorato nessuno degli aspetti giuridici legati allo svolgimento dei fenomeni sportivi che hanno come comune denominatore il librarsi nell’aria, e che si è spesso addentrata in aspetti di queste attività ancora poco conosciuti nella letteratura giuridica, che attendevano perciò di essere adeguatamente approfonditi.

 

La prima parte assume il carattere di vera e propria “introduzione” alla materia, nella misura in cui in essa vengono analizzati i presupposti che stanno alla base dello svolgimento di tutti gli sport dell’aria. In particolare, la trattazione muove da osservazioni di carattere generale, le quali, dopo un inquadramento del tema, si soffermano sui rapporti intercorrenti tra svolgimento delle attività sportive e lo sviluppo turistico (Nocerino Grisotti). L’analisi prosegue su temi di carattere generale e di teoria delle fonti, analizzando il tema specifico dei rapporti tra le competenze regionali e quelle statali riferibili all’“ordinamento civile” nella materia degli sport dell’aria, soprattutto al fine di verificare la compatibilità di talune normative regionali con il criterio di ragionevolezza (Adilardi), nonché di offrire possibili soluzioni alla questione controversa dei rapporti tra diritto penale e leggi regionali alla luce della riforma del titolo V della Costituzione (Fornasari). Non poteva non accennarsi in questa parte introduttiva alle diverse forme di controllo esercitate dallo Stato sull’esercizio degli sport dell’aria, sia sotto il versante dell’esercizio delle attività di polizia della navigazione aerea (Di Giugno), che sotto il profilo dell’attività svolta dalle Forze dell’ordine rispetto al volo sportivo (Bisanti), attività istituzionali in entrambi i casi essenziali per garantire le esigenze di sicurezza poste alla base dello svolgimento di queste attività sportive. 

 

Nella seconda parte del volume, dedicata alla navigazione aerea da turismo, viene condotto un attento studio delle regole poste a presidio della sicurezza nello svolgimento delle attività sportive e dei conseguenti profili di responsabilità che interessano i soggetti coinvolti nello svolgimento delle medesime, ponendo particolare attenzione sia ai profili squisitamente teorici della materia che agli orientamenti giurisprudenziali formatisi sul tema. Sono così oggetto di analisi i compiti dei soggetti che assumono la veste di produttori di aeromobili o di loro componenti, e la responsabilità civile che grava su tali soggetti ove la sicurezza dei prodotti non corrisponda agli standard sorvegliati dalla responsabilità da prodotto difettoso – ponendo particolare attenzione a come questo apparato di tutela si combini con le azioni risarcitorie di diritto comune – sia nei confronti del committente che dei terzi danneggiati (Trovò). Parimenti, non poteva non darsi conto degli aspetti giuridici concernenti una pratica assai diffusa nel settore, quella del noleggio dell’aeromobile, e dei relativi profili di responsabilità (Venturini), nonché delle fattispecie di danno che possono interessare la navigazione aerea da turismo, quale l’urto fra aeromobili e i conseguenti profili di responsabilità, anche con riguardo ai danni occorsi ai terzi sulla superficie (ancora Trovò). All’analisi civilistica fa da contraltare l’esplorazione dei risvolti penalistici del tema, soprattutto con riguardo alle ipotesi di collisione degli aeromobili sia in volo che a terra, con particolare riguardo alla responsabilità penale delle figure professionali preposte a garantire il corretto svolgimento della circolazione aerea (costruttori, progettisti, comandante, direttore di aeroporto, personale dell’ENAV), di cui si illustra un’ampia casistica giurisprudenziale, in una disamina attenta a coordinarsi con il profilo dogmatico delle fattispecie penali considerate (Rossi).

 

La terza parte del volume è dedicata allo studio ed all’approfondimento delle tematiche relative al volo da diporto o sportivo (VDS). Anche in questo caso gli aspetti teorico-dogmatici degli istituiti esaminati sono esplorati unitamente all’elaborazione che dei medesimi hanno dato le corti di merito che la giurisprudenza di legittimità. Ad un’introduzione dedicata alla diffusione del fenomeno, segue un’attenta analisi degli elementi costituivi della fattispecie e della disciplina alla stessa applicabile, anche sotto il profilo delle regole operative e di sicurezza che debbono essere osservate durante l’utilizzazione dell’apparecchio per il volo da diporto o sportivo (Franchi). Anche in questa terza parte non poteva mancare uno sguardo al filo conduttore del volume e che permea l’intero impianto dell’opera: i profili di responsabilità civile e penale. L’analisi della fase “patologica” relativa alla responsabilità nel volo da diporto o sportivo (Cuzzilla) offre una panoramica esaustiva sulle regole applicabili previste sia ante riforma del codice della navigazione che a seguito della novella legislativa, con particolare riguardo anche al regime assicurativo. Chiude la trattazione l’analisi delle fattispecie penalmente rilevanti, corredata da un’ampia casistica giurisprudenziale della materia (Rossi). 

 

Nella parte quarta si affrontano gli aspetti relativi al volo libero (VL) quale figura di volo senza l’ausilio di motore. In particolare, dopo l’inquadramento delle fattispecie rilevanti, l’analisi si snoda attraverso la disamina delle diverse regole di responsabilità civile che possono trovare applicazione a seguito del verificarsi di danni provocati dall’utilizzo di apparecchi per il volo libero. Sono così lumeggiati i profili di responsabilità relativi a danni occorsi in occasione del c.d. battesimo dell’aria, o nel caso di volo libero eseguito a titolo amichevole o di cortesia; la responsabilità del pilota e della scuola di volo nel contratto di addestramento; la responsabilità per danni causati a soggetti estranei all’attività di volo libero; la responsabilità per danni da urto occorsi a soggetti occupanti altri apparecchi per il volo libero; la responsabilità del costruttore e dei genitori per fatto illecito commesso dai figli minori durante l’utilizzo di apparecchi per il volo libero (Romagnoli). Anche in questo caso la trattazione si completa con una disamina volta ad analizzare le ipotesi di responsabilità penale relative a sinistri aerei verificatisi nell’esercizio dell’attività di volo libero (Rossi), attraverso una nutrita rassegna di provvedimenti giurisprudenziali sul tema.

 

Dopo il volo da diporto o sportivo e il volo libero, la parte quinta affronta il volo agonistico, con l’obiettivo di analizzare le regole della responsabilità civile applicate a quelle particolari attività aereonautiche e organizzative che rendono possibile il cimento agonistico in volo, unitamente alle condotte esigibili e ai rapporti giuridici intercorrenti tra i soggetti che a vario titolo vi prendono parte (Casale). Compiuta una panoramica sulle federazioni sportive che presiedono allo svolgimento delle attività agonistiche inerenti al volo, vengono presi in esame i rischi intimamente connessi allo svolgimento di tale attività e, di conseguenza, i profili di responsabilità che ruotano attorno al volo agonistico, quale la responsabilità civile del pilota; quella nascente dall’attività organizzativa nell’ambito delle manifestazioni agonistiche, anche sotto il profilo della responsabilità penale (Rossi); la responsabilità del produttore e del manutentore del velivolo per difetti dell’apparecchio o dell’attrezzatura di volo; la responsabilità del proprietario e dell’esercente e la responsabilità per i danni patiti dai terzi in ragione dello svolgimento di dette attività, attraverso la disamina della casistica giurisprudenziale sul tema. Sono altresì presenti riferimenti specifici al paracadutismo e alle attività di lancio effettuate da un velivolo, alla (possibile) responsabilità dell’atleta, dell’organizzatore, del produttore e del manutentore nell’esercizio dei voli agonistici. 

 

La parte sesta del volume analizza il volo in elicottero, provvedendo preliminarmente a fornire un breve excursus tecnico della materia per poi inquadrare la fattispecie sotto il profilo della disciplina ad essa applicabile. Si procede ad una disamina delle principali attività svolte attraverso l’utilizzo di questo particolare mezzo aereo (scuola di pilotaggio, lavoro aereo, servizio medico di emergenza, ricerca e soccorso) ed all’analisi delle ipotesi di responsabilità extracontrattuale al fine di stabilire se l’attività svolta possa essere considerata “pericolosa” – e dunque rientrare nell’ambito di applicazione dell’art. 2050 c.c. – o, viceversa, “non pericolosa”, con la conseguenza che la medesima deve essere ricondotta  alla disciplina “generale” di cui all’art. 2043 c.c. Infine vengono prese in esame, con una certosina rassegna giurisprudenziale, le cause endogene del sinistro occorso durante il trasporto con elicottero, quali quelle riconducibili ad un difetto nella progettazione del mezzo, alla carenza di manutenzione o dipendenti dall’errore umano (Di Giugno). Sempre sulla scorta di un approccio che muove dagli orientamenti consolidatisi in seno alla giurisprudenza, sono stati esaminati alcuni casi relativi al volo elicotteristico riguardanti i reati di disastro aviatorio colposo e omicidio colposo (Rossi). 

 

La parte settima si colloca a chiusura della trattazione precedente, riguardante la navigazione aerea da turismo e le tipologie di volo sportivo e i connessi profili di responsabilità, articolandosi in un primo capitolo dedicato all’analisi ed all’approfondimento delle tematiche legate alle forme di responsabilità (contrattuale ed extracontrattuale): del gestore e del proprietario delle infrastrutture, degli impianti e delle aree adibite al decollo ed all’atterraggio sia degli aeromobili da turismo che degli apparecchi per il volo da diporto o sportivo cui è propedeutica l’individuazione delle diverse tipologie di infrastrutture o aree adibite a tale scopo, attraverso la descrizione del quadro normativo relativo della disciplina applicabile a ciascuna tipologia di infrastruttura o area (Orrù). 

 

Nella parte ottava, dedicata alle attività che permettono di accostarsi al volo per “imparare a volare”, è svolta l’analisi dei profili di responsabilità degli istruttori e delle scuole di volo nel volo da diporto o sportivo (de Bertolini). Si provvede a tracciare un quadro esaustivo della figura degli istruttori di volo, del sistema del  rilascio di attestati ed abilitazioni per lo svolgimento di attività di pilotaggio nel volo sportivo, e a delineare  una ampia panoramica sulle tipologie delle scuole di volo sia con riguardo al volo a motore che al volo libero. Introdotta la figura del contratto di addestramento al volo sportivo e, di conseguenza, la disamina degli obblighi nascenti in capo rispettivamente alla scuola, all’istruttore e all’allievo, la trattazione si focalizza sul versante della responsabilità dei soggetti coinvolti, sia sotto il profilo contrattuale che extracontrattuale, soffermandosi a scandagliare anche la responsabilità nascente dal “contatto sociale” che può determinare effetti obbligatori tra le parti rilevanti sul piano risarcitorio. Con riguardo alla responsabilità penale legata all’insegnamento degli sport dell’aria, l’analisi si focalizza su alcune disposizioni contenute all’interno del codice della navigazione, segnatamente gli artt. 1188 e 1220 cod. nav., che sanzionano, rispettivamente, l’abusivo esercizio della navigazione ed il comando di un aeromobile oltre i limiti dell’abilitazione, affiancando all’esame degli istituti i risultati raggiunti sul piano pratico dalla giurisprudenza (Rossi).

 

La parte nona del volume è incentrata sull’esame delle forme di associazionismo presenti nel mondo del volo, con precipuo riguardo al panorama dell’aviazione lusoria, le quali risultano accomunate, per quanto concerne la genesi, dalla passione per il volo ed il perseguimento di obiettivi ricreativi, ludici e diportistici (Venturini). Sono prese in esame tutte le principali figure associative operanti nel settore dell’aeronautica amatoriale (associazioni, società sportive etc.), unitamente all’Aero Club d’Italia, di cui vengono analizzati il ruolo e le funzioni esercitate, ed agli altri enti federativi quali il CSEN, il CONI e l’AOPA.

 

Nella parte decima il tema della responsabilità civile conseguente all’esercizio degli sport dell’aria viene approfondito sotto il versante del danno risarcibile (Masutti e Carpineta), sia in relazione ai criteri di valutazione e liquidazione di quest’ultimo, sia, più nello specifico, in relazione alla fonte del danno stesso, individuata di volta in volta, per quanto concerne il danno occorso all’atleta, nell’attività dei medici sportivi, in “disfunzioni” legate all’organizzazione e gestione sportiva o, ancora, nell’attività posta in essere dagli istruttori e/o dagli allenatori, quando non anche dall’atleta stesso. Sono altresì considerati i danni di cui possono invocare la risarcibilità associazioni, società ed enti sportivi a seguito delle lesioni subite dai propri atleti, nonché l’ulteriore profilo dei danni occorsi a terzi sulla superficie, anche là dove sia ipotizzabile una condotta colposa dello spettatore danneggiato. I profili risarcitori sono oggetto di un’analisi attenta a combinarsi con lo strumento assicurativo, con particolare riguardo al volo da diporto o sportivo, significativamente segnato dal verificarsi di numerosi incidenti di volo (Carretta). Gli aspetti analizzati si estendono sia all’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni per gli sportivi dilettanti che pratichino sport dell’aria, che ad alcune disposizioni peculiari in materia di assicurazione nel paracadutismo.

 

Da ultimo, la parte undicesima del volume è dedicata al tema delle inchieste di sicurezza in campo aeronautico (Franchi), la cui funzione è essenziale per garantire la ricostruzione del complesso quadro probatorio senza il quale l’accertamento giudiziale della responsabilità, in sede civile come in quella penale, spesso faticherebbe a compiersi, negando effettività alla tutela giudiziale. Nello specifico, muovendo dalle fonti, sia di matrice internazionale che comunitaria, che regolano la materia, il capitolo si snoda attraverso l’analisi del procedimento d’inchiesta a partire dalle definizioni – propedeutiche – di “incidente” ed “inconveniente grave”, passando attraverso l’individuazione dell’autorità preposta allo svolgimento dell’inchiesta, nonché alle sanzioni previste in caso di violazione della normativa in materia per approdare, infine, allo studio dei rapporti tra inchiesta di sicurezza ed inchiesta svolta dall’autorità giudiziaria.

 

Nella nostra veste di curatori del volume qui presentato desideriamo rivolgere un sincero ringraziamento alla dott.ssa Maria Isabella Pisanu, che con impareggiabile competenza e dedizione ha collaborato con noi all’editing finale del volume. Infine, rinnoviamo il ringraziamento alla dott.ssa Maria Actis, alla dott.ssa Catia della Bruna e al dott. Marco Regruto che, come sempre, hanno impeccabilmente seguito il nostro progetto editoriale.  

  

Sassari-Trento, 24 aprile 2014

 

Umberto Izzo e Francesco Morandi

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